Il dispositivo scatola nera è uno strumento
di supporto all’analisi cinematica del sinistro.
Black box e grafici accelerometrici
Tramite l’analisi dei grafici accelerometrici forniti dal dispositivo black box, l’Esperto è in grado di valutare il comportamento dell’automobilista nella fase pre-urto e quindi verificare se il mezzo era fermo o in movimento, se accelerava o frenava, se si spostava in marcia rettilinea o curvando.
I grafici accelerometrici permettono, altresì, di valutare l’ubicazione, la direttrice e l’entità di uno o più urti applicati sul mezzo ed il relativo tempo di contatto. L’entità delle accelerazioni registrate dalla black box facilitano lo studio ergonometrico, utile per poter valutare le sollecitazioni subite da dagli occupanti del veicolo. Inoltre tali curve permettono di valutare il moto post-urto compito dal mezzo, quali frenate, accelerazioni, rotazioni o ribaltamenti.
Il dispositivo GPS, di cui è dotata la scatola nera, consente di analizzare la direttrice di marcia del veicolo e la sua posizione sulla carreggiata, tenuto conto del margine di errore variabile a seconda della qualità del segnale fornito al ricevitore.
La scatola nera è un dispositivo elettronico che, grazie alle caratterisiche tecniche e funzionali, va a supportare l’analisi cinematica del sx.
La black box fornisce grafici accerometrici che permettono di determinare lo status del veicolo, prima, durante e dopo l’urto e quindi determinare il movimento o meno del veicolo, accelerazione o frenata, spostamento rettilineo o curvo, rotazione o ribaltamenti nonché ubicazione del veicolo, la sua direttrice, l’entità di uno o più urti e relativo tempo di contatto.
Attraverso questi dati è possibile corredare l’analisi cinematica.
Si riconosce “espressis verbis” il valore di prove legali alle risultanze della scatola nera installata a bordo si un veicolo coinvolto in un sx stradale. Tale dispositivo, secondo l’art. comma della I. 04.08.2017, pubblicata sulla G.U. n. 189 del 14.08.2017 (dopo gli art. 145 d. lgs 2005 e 145 bis) deve presentare le caratteristiche tecniche e funzionali stabili ai sensi dell’art. 132 ter comma 1 lett b.
Legge 14 agosto 2017 art. 1 comma 1: quando uno dei veicoli coinvolti in un incidente risulta dotato di dispositivo elettronico che presenta le caratteristiche tecniche e funzionali stabilite ai sensi dell’art. 132 ter (…), le risultanze del dispositivo formano piena prova, nei procedimenti civili, dei fatti a cui esse si riferiscono , salvo che la parte contro la quale sono state prodotte, dimostri il mancato funzionamento o la manomissione del prodotto dispositivo.
L’analisi cinematica viene utilizzata per la ricostruzione delle dinamiche che hanno condotto il verificarsi degli incidenti stradali. L’obiettivo è quello di ricercare la combinazione di fattori, circostanze e condizioni che, simultanei, hanno determinato l’evento dannoso.
Tale analisi viene richiesta solo per sx mortali o gravi, per i quali siano stati rpovocati danni materiali a terzi e/o derivate lesioni alle persone.
La ricostruzione cinematica è volta, quindi, alla ricerca di cause, che hanno portato il verificarsi di un incidente stradale, attraverso studi e ricerche complesse fondamentali ai fini di tale analisi, risulta il documentale prodotto, in particolare le informazioni derivanti dai rapporti redatti dagli organi di polizia intervenuti che hanno espletato i rilievi dell’incidente.
Può verificarsi che la qualità e la quantità delle informazioni ricavate da tale materiale non sia sufficiente per porre in essere l’analisi ricostruttiva tanto da essere necessarie ulteriori attività quali: ispezione del luogo teatro del sx, accurata analisi dei veicoli.